Percorsi di Luce nella Reggia


Il Palazzo Reale di Caserta nasce dall'idea di Carlo di Borbone, re di Napoli dal 1734 al 1759 e l'architetto Luigi Vanvitelli.
La Reggia occupa una superficie di 45000 mq e gli spazi interni del palazzo si snodano attraverso 1200 stanze.
Dallo Scalone d'Onore è possibile accedere alla Cappella Palatina, simbolo della supremazia regia assolutista e cattolica, e agli Appartamenti Reali abbelliti dalle decorazioni di artisti e artigiani espressione del gusto e dello splendore della famiglia borbonica.



Ammetto la mia "ignoranza". Pur essendo vicinissima non l'avevo mai visitata.


Quello di ieri è stato un viaggio serale nelle sale e nelle stanze della Reggia, fra luci, suoni, video, accompagnati dalla magica voce di Giancarlo Giannini.
Un'esperienza unica, vissuta nella scansione del concetto 'Tempo', in due
diverse e contrapposte interpretazioni entrambe riassunte nel titolo 'Tempo Reale'.

Tempo Reale, nel senso di "Real Time", l'ora e il contemporaneo, e di "Royal Time", l'antico, l'epoca di Re e Regine.
Due aspetti di un medesimo significato temporale, due istanti paralleli, che in
quanto tali non si incontrano mai.
Durante la serata per magia o per fantasia si incontrano il Real Time e il
Royal Time.



Abbiamo incontrato, con la fantasia il maestro Vanvitelli che ci ha raccontato la sua idea e ci ha descritto la sua genialità nel costruire il mirabile scalone.
Abbiamo incontarto il Re, il padrone di casa. Poi l'incontro con i quadri
viventi, quadri parlanti, che prendono vita allorquando i nostri occhi si sono posati su di essi e che alla fine, per l'oltraggio del tempo colano, come statue di cera in fiamme.

Infine l'incontro con il vero protagonista della serata, il Settecento, accompagnati da attori in costume, che ci hanno guidato nelle stanze di allora, per rivivere, a metà fra il teatrale e il cinematografico, la vita di allora, vista e vissuta come allora, con le abitudini, gli stili che furono di quell'epoca.

Abbiamo rivissuto le sale di attesa, con personaggi e storie realmente accadute in quei luoghi, e ancora, abbiamo vissuto la notte del Re, la sua camera da letto, i suoi sogni, i suoi incubi.

Poi una magia, dove noi visitatori abbiamo realizzato il sogno di trasformarci in re o regine e abbiamo ballato nella grande sala del trono illuminata a festa.

Infine il saluto nella sala di Alessandro: l'irreale quiete nel dipinto della volta, in cui le divinità dell'Olimpo assistono alle nozze dell'eroico condottiero.


E' il ritorno dal Royal Time al Real Time.


E' la fine del viaggio.
Ma la magia vissuta resterà a lungo nel cuore.



Un po' di foto di questa serata le potete vedere nel mio nuovo album.

Un grazie grande ad Anto che mi ha permesso di partecipare a questa stupenda serata e un enorme grazie a Machi che, per una sera, mi ha permesso di "adottare" la sua Angelina!

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