Molto forte, incredibilmente vicino - Jonathan Safran Foer

Bello ed emozionante.
Il dramma dell'11 settembre visto con gli occhi di un bambino, Oskar  del quale non è possibile non innamorarsi.
E' toccante la descrizione di Oskar, la sua disperazione per aver perso il padre e non sapere come, il chiedersi se si è lanciato giù dalla Torre o se è bruciato vivo in quell'inferno.

Ammetto che all'inizio mi sono trovata spiazzata davanti all'originale impaginazione o all'alternarsi di voci narranti, con flashback nel passato dei nonni, nella Germania nazista.

E' il primo libro che leggo di Foer: Grande!!!!!
Il suo è un linguaggio fatto di immagini, non si limita a raccontarti una storia, cerca di fartela sentire addosso e nelle ultime pagine sembra di trovarsi con Oskar e "l'inquilino" a fare quello nessuno riuscirebbe a fare.
Ed è toccante come quest'autore presenti un doppio distacco proprio grazie alle vite dei personaggi.
Quello sconvolgente di Oskar dall'adorato padre, improvviso e doloroso e quello ugualmente doloroso di un padre troppo spaventato dalla vita dal proprio figlio, ancora nel grembo della madre, e per il quale le uniche parole che riesce ancora a trovare si perdono fra le pagine di decine e decine di lettere mai spedite.


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