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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Risotto di fine estate

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Per "festeggiare" la fine dell'estate e il ritorno a casa dalle ferie, con il maritino ci siamo concessi un bel pranzetto! Si è messo in cucina di buon mattino ed ha preparato uno dei suoi saporitissimi primi piatti battezzato per l'occasione Risotto di fine estate. Questa è la ricetta: Ingredienti (per 4 persone): - 400 gr di riso arborio - 1/2 cipolla - 4 cucchiai di olio d'oliva - 150 gr di burro - 2 peperoni grandi. Uno rosso e uno giallo - 2 melanzane - 4 zucchine - sale q.b. - Brodo vegetale - Parmigiano Reggiano  Preparazione: Pulire e tagliare le verdure in cubetti molto piccoli. Salare le melanzane e disporle in un colapasta, sotto un peso, per circa 20 minuti, per eliminare la componente amara. Risciacquare le melanzane e strizzarle con le mani per eliminare l’acqua in eccesso. Tagliare la cipolla molto finemente. Versare l'olio nella pentola e quando è ben caldo aggiungere la cipolla e lasciarla so

W-W-W-Wednesdays! 5

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Ho trascurato un po' questa rubrica perchè sono stata presa da altro. Ma non ho mai smesso di leggere, cosi voglio condividere le mie letture. Le domande sono sempre le stesse: •  What are you currently reading?  (Cosa stai leggendo?) •  What did you recently finish reading?  (Cosa hai appena finito di leggere?) •  What do you think you’ll read next?  (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?) 1) che cosa sto leggendo : " Il gusto proibito delle zenzero " di Jamie Ford. E' appena arrivato da una catena anobiiana. Questa la trama: Seattle.  Nella cantina dell’hotel Panama il tempo pare essersi fermato: sono passati quarant’anni, ma tutto è rimasto come allora. Nonostante sia coperto di polvere, l’ombrellino di bambù brilla ancora, rosso e bianco, con il disegno di un pesce arancione. A Henry Lee basta vederlo aperto per ritrovarsi di nuovo nei primi anni Quaranta. L’America è in guerra ed è attraversata da un razzismo strisciante. Henry, giovane cinese,

12 settembre 2012

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Un vero matrimonio non è il fatto che due persone attraversino un ponte tra riso e nastri, ma lo scoprire dopo una vita che hanno costruito il ponte insieme, con le loro stesse mani. ( Un ponte sull'eternità - R. Bach ) BUON ANNIVERSARIO, AMORE MIO

Mamma

Fare la mamma è una roba difficile, per stomaci forti. Quando sei incinta, non sei più padrona del tuo corpo: dentro di te tuo figlio pretende attenzioni, riposo, cibi sani, risate, serenità e tu non sei tu, tu sei il tuo pancione, tu sei una pancia che cammina e che attrae gli sguardi di tutti, e le mani di tutti, e le considerazioni (stupide) di tutti:  lo sai che se la pancia è bassa è un maschi o? lo sai che se mangi le cipolle il bambino piange? lo sai che non dovresti guidare la macchina? Poi il bambino nasce e tu non sei nemmeno più la pancia che lo conteneva: adesso sei l'attrice non protagonista, quella che nemmeno appare sulle locandine, quella di cui nessuno ricorda il nome. E così, anche se hai ancora il sedere grande come una portaerei, entri in una stanza e diventi improvvisamente invisibile: nemmeno tua madre si ricorda di te, e finisci a far da tappezzeria in casa tua, mentre amici e parenti ti strappano il neonato dalle braccia e se lo rimpallano

L'occorrente per il nido

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I primi giorni di nido proseguono, tra alti e bassi. Per il momento siamo nella fase bassa. Ma sono sicura che presto tornerà alta. Anzi altissima!!! Nel frattempo ho preparato tutto l'occorrente per quando farà il tempo pieno, che per lei sarà comunque fino alle 13:15. Il papino ha comprato lo zainetto di Minnie, personaggio Disney preferito della monella. Abbiamo preparato il set pappa di Tweety.  E mammina le ha ricamato le asciugamani!  In tutto ho pensato di preparare 3 coppie: una rosa, una gialla e una verde. Le asciugamani rosa sono già pronte. In lavorazione abbiamo le verdi!! Spero di finirle presto presto. 

Il primo giorno al nido

E abbiamo iniziato anche il nido. Ieri, 3 settembre abbiamo affrontato il primo giorno di nido! Che emozione. Un’emozione forte perché sebbene io non stia 24 ore su 24 con mia figlia a causa del lavoro, so bene che da oggi comincerà un percorso di crescita e lo farà senza di me. Senza il mio aiuto. Imparerà a fare tante cose da sola e non ci sarà nessuno a dirmelo. Ce ne accorgeremo da soli io e il papino. Almeno i nonni raccontano ogni singolo successo perché ne sono orgogliosi almeno quanto noi.  Ma è così che deve andare. Sarà un’esperienza importante per lei e lo sarà anche per noi genitori. Siamo arrivati lì alle 9 e lei si è attaccata a me come una cozza. C'erano già tanti bimbi. Alcuni "vecchi" altri nuovi come lei. C'erano due maschietti piangenti e urlanti. Quello che temevo di più. I bimbi urlanti. Ma lei non ha fatto una piega. E’ rimasta attaccata a me guardandosi però intorno con attenzione. L'educatrice l'ha presa e l'ha porta