Non rispondere di John Searles

Una gelida notte d’inverno i genitori di Sylvie ricevono una telefonata. Subito dopo escono di casa e raggiungono l’antica chiesa del paese. E lì vengono brutalmente uccisi. Chi è il loro assassino? E perché si è accanito contro di loro con tanta ferocia? La coppia si dedicava agli studi sul paranormale e aveva una strana missione: aiutare le anime tormentate a trovare la pace. Un anno dopo la verità non è ancora venuta a galla e Sylvie, affidata alle cure della sorella maggiore Rose, decide di indagare nel passato e ripercorrere i momenti di quella terribile notte. Unica testimone oculare dei fatti, cerca di capire cosa sia davvero successo, passando in rassegna luoghi e persone e notando particolari rimasti fino a quel momento inosservati. E pian piano davanti ai suoi occhi si dispiegano gli angosciosi segreti della sua famiglia, fino alla scioccante rivelazione finale… Un romanzo cupo, intenso e appassionante, che tra suspense, flashback, atmosfere gotiche e inquietanti ricordi, ci racconta la storia di una famiglia scavando fin nelle pieghe più buie della coscienza.

Avete presente quella sensazione di non voler mai finire un libro per non lasciare i personaggi? Quella sensazione che vi fa girare lentamente le pagine o vi costringere a tenere gli occhi fissi sul kindle (nel mio caso)?

Ecco questo mi è successo con questo libro. Mi è stato consigliato da un'amica di forum.
E' partito un po' in sordina, ma poi la storia mi ha avvolta e mi è sembrato di essere lì, con Sylvie ad indagare, soffrendo con lei.

Di sicuro non è un romanzo sul paranormale e sui demoni che lo popolano, ma è un bel thriller psicologico che scava a fondo quell’inquietudine che vive in ognuno di noi e tutti i lati più bui delle debolezze umane.

Ho letto che l'autore ha vinto l’American Library Association Alex Award ed è considerato tra i migliori crime novel per il «Boston Globe». Inoltre in America è tra i dieci thriller più venduti.

E' sicuramente un bel romanzo anche se, alla fine, non tutti i particolari vengono svelati. Resta comunque qualche dubbio. E soprattutto alcune vicende non sono del tutto verosimili: per esempio il fatto che Sylvie abbandonata completamente a se stessa, si nutra esclusivamente di ghiaccioli alla frutta e se la sorella non li compra lei non mangia nulla!
Tuttavia, le descrizioni intense e ricche di colpi di scena ne fanno, nel complesso, un thriller molto avvincente

  

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