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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Come ricominciare a vivere - Diario di una madre che non ha mollato di Jusy Iuliano

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“ Quando pensi di essere solo al buio e non sai dove andare, allarga le braccia! Urterai chi ti è vicino e insieme con lui potrai riprendere il passo verso la luce ” Non conosco ancora Jusy di persona, ma spero di conoscerla presto. Lei e la sua splendida Camilla, di cui vedo spesso le foto. Ho letto il suo libro in pochissimo tempo. E quello che traspare è che Jusy è una donna forte, coraggiosa, innamorata e “disperatamente” mamma. Nel suo libro racconta un brutto periodo della sua vita: una gravidanza difficile, due lutti familiari che l’hanno molto segnata, un parto doloroso, la perdita del lavoro… e i primi tempi post gravidanza difficili. Molto difficili. Camilla ha pochi mesi più di Sofia e io ricordo benissimo i primi tempi a casa. L’invasione di parenti e amici quando invece avevi bisogno di stare da sola, consigli da parte di tutti, invadenze. I pianti inconsolabili e la mia inesperienza. E’ stata difficile per me. Immagino quanto possa esserlo stato per lei che soff

Cupcakes!!

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Martedì ho seguito un’altra lezione del corso di Pasticceria americana. Dopo le torte  decorate : i cupcake ! I cupcake sono dei morbidi dolcetti gustati al naturale o molto più frequentemente decorati con creme al burro, creme al formaggio o congolose glasse. Sono di origine americana, ma si stanno diffondendo anche qui in Italia. Devono il nome alla loro dimensione, infatti sono grandi proprio come una tazzina e sono l'ideale per accompagnare un buon thè durante una golosa merenda. Oppure un’altra teoria è che devono il loro nome ai vari quantitativi necessari per l’impasto (ossia 1 cup di farina, 1 cup di burro, 1cup di zucchero). Questi sono quelli che ho realizzato io durante la lezione, due per me, due per il maritino. Che da santo quale è, è venuto a prendermi alla fine del corso. Per il maritino:  1) cupcake alla vaniglia con farcitura dicrema al cioccolato e decorazione in pasta di zucchero. Dovrebbe essereSpiderman, ma non mi è venuto molto bene. L

Neve di primavera - Yukio Mishima

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Come ho già detto altre volte… le mie amiche Satoko e Lelena mi hanno trascinato nel vortice della letteratura giapponese. Sono stata catturata dai loro discorsi e da un mondo totalmente differente dal nostro. Dopo aver letto “ La Chiave ” e “ L’amore di uno sciocco ” di Jun'ichirō Tanizaki  mi hanno consigliato di leggere Yukio Mishima . Così ho cominciato “ Neve di primavera ” Prima di avvicinarmi al libro ho letto velocemente su Wikipedia un po’ di notizie sull’autore e ho scoperto che è  uno dei pochi autori giapponesi che hanno riscosso immediato successo all'estero (più che in Giappone stesso, dove la critica lo ha spesso stroncato).  Era un uomo ossessionato dalla morte. Basti pensare al suo suicidio in diretta televisiva nel 1970: si toglie la vita tramite seppuku , il suicidio rituale dei samurai, trafiggendosi al ventre e facendosi poi decapitare. Insieme a lui si toglie la vita il suo più fidato amico e discepolo (o suo amante come sosteneva Marguerite