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Letture di maggio

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 A maggio, complice un viaggio in treno andata e ritorno da Napoli, un po' di giorni senza marito in cui mia figlia mi ha costretto ad andare a letto presto, il risultato delle mie letture è questo: 1) Il figlio del padre  di Víctor del Árbol 4/5 Non ricordo dove ho visto per la prima volta questo libro. Credo fosse in un post di Maurizio De Giovanni su Facebook. Mi aveva colpito molto il consiglio.  Ho iniziato il mese con questo libro che è davvero bellissimo. Di base è un thriller che trae qualche ispirazione dalle opere di Márquez; infatti è anche citato ad un certo punto della storia. Racconta una saga famigliare, in cui ogni personaggio ha una sua caratterizzazione molto precisa: un’etichetta che lo segna per tutta la durata della vita. Il protagonista  Diego Martín uccide un uomo: i fatti sono chiari. Quello che invece scopriamo man mano sono le motivazioni che spingono il tranquillo e scialbo professore universitario a compiere quel gesto. 400 pagine ...

Vivi quanto puoi

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foto tratta liberamente dal web Vivi quanto puoi , Diego. Celebra il miracolo di tutto ciò che è esistito, anche solo per un secondo. Non c’è nulla di insignificante , nulla che non meriti di essere considerato. I genocidi, le pandemie, le rivoluzioni, le guerre; e l’olio bruciato in una padella, il menù del giorno scritto con il gesso verde sulla porta di un bar, la fetta d’arancia che una donna spinge con l’unghia dentro la sua bevanda rosata. Fai l’amore , piangi, disperati e trova altre speranze, ti ammalerai e guarirai, comprenderai alcune cose mentre altre continueranno a essere un mistero. Avrai affanni grandi e piccoli , come le tue sconfitte e le tue vittorie. Tutto se ne andrà, figlio mio , ma noi saremo ancora qui in un modo o nell’altro : il mendicante che dorme nella cabina di un bancomat, la professoressa che piange nel bagno della scuola, il viaggiatore distratto sul sedile del vagone, il cameriere che conta le mance, l’assassino che affila i denti, il soldato che torn...