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Salam, maman di Hamid Ziarati

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“ Ora potrei facilmente incontrare la morte, ma finché posso vivere non le andrò incontro; anche se un giorno, costretto, affronterò la morte, non ha importanza, l’importante è se la mia vita o la mia morte abbiano avuto qualche influenza sull’esistenza degli altri. ” Dopo aver letto " Il meccanico delle rose " e " Quasi due " ho letto anche il terzo libro di Hamid Ziarati: "Salam, maman". (Anche se poi credo sia il primo che ha scritto!) Leggendo la sua biografia ho letto che è stato scritto dopo la nascita del primo figlio, perchè sentiva il bisogno di scrivere un libro che parlasse del ricordo e dell’appartenenza alla sua terra. Il romanzo racconta la storia di una famiglia iraniana con 4 figli piccoli. Vivono a Teheran, la Teheran degli anni '70 che vive il regime dispostico dell'ultimo Scia, Reza Pahlavi e poi dopo la Rivoluzione passa alla democrazia teocratica di Khomeini, ayatollah e pasdaran. Il romanzo è articolato in cinque capi...

Quasi due di Hamid Ziarati

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" Siamo quasi due contro uno... uno armato. Aiutaci tu, Dio! " Ho iniziato a leggere "Quasi due" a scatola chiusa. Mi sono fidata dell'emozione regalatami dall'altro romanzo di Hamid Ziarati: " Il meccanico delle rose ", che ho amato fino alle lacrime. E ho fatto bene a fidarmi. "Un romanzo fulmineo, vibrante, che racconta la forza e la debolezza dell'adolescenza, quel momento irripetibile in cui il nemico è soltanto un avversario con cui condividiamo la voglia di giocare" come si legge sulla quarta di copertina. Protagonista della storia è Darioush, piccolo "gianburrasca" iraniano. E' un ragazzino vivace, con una fantasia sviluppatissima, ben alimentata dai film americani, proibiti dal regime, ma che lui vede di nascosto con il suo amico Zal, grazie alla fornita videoteca clandestina dello zio. La storia è ambientata in Iran. Lo Scià Reza Pahlavi è appena andato via e l'Imam  Khomeyni ha instaurato una ...