The Cleaner, Marina Abramovich - Palazzo Strozzi

Con il mio gruppo di lettura avevo già letto "Attraversare i muri: un’autobiografia" ed ero rimasta abbastanza colpita da quest'artista.
Ho cercato tutte le info possibili in rete e ho visto tantissimi video su youtube sulla sua vita e sulle sue performance.
Perciò quando ho letto che a Palazzo Strozzi ci sarebbe stata una sua mostra ho fatto di tutto per poterla visitare.
Dopo qualche piccolo intoppo organizzativo solo l'8 gennaio sono riuscita finalmente a visitare The Cleaner, la mostra di Marina Abramovich.


Che quest'artista sia in grado di sconvolgere le platee non è necessario ricordarlo. E' un'artista che riesce a farti porre domande, a insinuare il dubbio, a trasformare e aumentare le percezioni.


A Palazzo Strozzi ci sono cinquant’anni di carriera racchiusi in tre luoghi distinti e complementari: il Piano Nobile, la Strozzina e il Cortile. Per la prima volta la Fondazione Strozzi apre la sue porte ad una donna!

Inizia negli Anni Settanta e non finisce, continua oggi. Ci sono video, foto, dipinti, oggetti della memoria, installazioni, ri-esecuzione dal vivo di alcune delle sue più celebri performance


E' stata un'esperienza strana. Sono entrata "nel mondo" di questa donna coraggiosa, fuori dalle righe, un'artista "contro" che ha fatto del suo corpo il centro della propria arte sottoponendolo a prove delle sue potenzialità fisiche, senza però eludere il lato emotivo dello spettatore.
Performance che, spesso, durano diverse ore e obbligano in posizioni fisiche difficili, o sottopongono parti del corpo a tagli, frustate, interventi da parte del pubblico, movimenti al limite della sopportazione e supplizi – come nel Manifesto della mostra, dove l’artista pone l’indice della mano destra sulla fiamma di una candela accesa sostenuta dalla mano sinistra.

Mi ha scosso, mi ha coinvolto, mi ha interessato, mi ha fatto tanto pensare...

Se non l'avete ancora letto vi consiglio il libro.
Qui qualche foto che ho scattato.







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