Dopo l'enorme impresa del cuscino con il Cuore Edelweiss di Renato Parolin, a febbraio dello scorso anno avevo iniziato il suo meraviglioso Bosco di Bengtsson. Il tempo per ricamare è sempre poco e se prima, la sera dopo cena, mi acciambellavo sul divano a ricamare, ora riesco a starci proprio poco, soprattutto a causa dei miei problemi di schiena. Dovrei ricamare seduta e dritta e quindi.. scomoda, per cui la sera mi stendo a leggere per riposare la schiena. Ad agosto scorso però, mi sono imposta di finirlo. Avevo troppa voglia di iniziare altro. E così piano piano, crocetta dopo crocetta, ce l'ho fatta e appena rientrata dalle ferie l'ho portato dal mio corniciaio di fiducia che in quattro e quattr'otto me l'ha incorniciato. Così, dopo "appena un anno e mezzo" il bosco è andato al suo posto, proprio accanto al Bethlehem , di Diane Arthurs, come avevo deciso!!!
La conoscete Cuocarina, l'oca cuoca che presenta le ricette?? Prima la monella non voleva sentirne nemmeno la sigla, ma da quando ha la sua cucina personale segue con attenzione ogni ricetta perchè poi deve prepararla lei. E noi siamo costretti a vederla con lei. Vedi una volta, vedi due volte... le ricette sono sempre le stesse e al maritino in settimana è venuta l'idea di proporcene una! Ha preparato il rotolo di frittata farcito. Prendendo quindi spunto dalla ricetta proposta dall'oca ha preparato una bella frittata grande e bassa. L'ha stesa su un tagliere e l'ha farcita con ricotta, speck e sottilette e l'ha arrotolata. L'ha rivestita con la carta argentata e l'ha messa in forno per 20 minuti. Ecco il risultato: ME - RA - VI - GLIO- SO!!!
Ho finito di leggere "La Principessa di ghiaccio" di Camilla Läckberg. Dopo aver letto tutta d'un fiato la trilogia Millenium ero incuriosita dal "filone svedese" e mi sono lasciata tentare. Avevo letto anche un po' di recensioni positive in giro. Però... Ben scritto, ma dopo un bell'inizio con vari colpi di scena, un'indagine intricata e molto interessante, tutta giocata sui segreti familiari nascosti, secondo me l'autrice si è un po' persa. Ho fatto fatica a finirlo e non solo per la mia cronica stanchezza di questi ultimi tempi! Il "giallo" c'è poco, la storia crea poca suspense e poi una cosa che mi ha dato molto fastidio: durante il racconto l'autrice nel tentativo di creare suspense non spiega le cose, ma lascia scorrere pagine e pagine prima di rendere noti alcuni particolari. Un esempio: uno dei protagonisti trova un indizio una lettera, per la precisione, la legge, ma noi sappiamo solo che l'ha letta, non cos...
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