I libri letti ad aprile sono:
1. Cometa sull'Annapurna di Simone Moro
2. Tempi glaciali di Fred Vargas
3. Con tanto affetto ti ammazzerò di Pino Imperatore
4. Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol
5. La gabbia dorata di Camilla Läckberg
6. La segretaria di Renée Knight
7. Il mio cane del Klondike di Romana Petri
Per il nostro 31^ GDL abbiamo letto tutte insieme: Cometa sull'Annapurna di Simone Moro. Non è la prima volta che leggiamo un libro "di montagna". E' un argomento che ci affascina molto.

Per staccare dall'atmosfera montanara ho chiamato il mio amico Adamsberg. L'ho già detto che adoro il commissario? Da sola ho letto Tempi glaciali di Fred Vargas. Li sto centellinando i libri della Vargas con il commissario Adamsberg. Ne leggo uno ogni tanto, quando ho voglia di incontrare un vecchio amico.

Il terzo libro che ho letto è Con tanto affetto ti ammazzerò di Pino Imperatore. Se non l'avete fatto vi consiglio di leggere, sempre dello stesso autore Aglio, olio e assassino. Un libro carinissimo.
Come quest'ultimo del resto. Pino Imperatore è una sicurezza. Mi fa sentire a casa. Leggere il suo libro è come essere a Napoli, con le sue descrizioni e le sue storie mi sento meno lontana...

La mia amica Elena mi aveva consigliato di leggere Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol. Era nella mia wish list da tempo. Quindi, siccome lei raramente sbaglia un libro, l'ho cominciato.

Una storia bella e dolce. Tutti dovrebbero leggerlo e capire quanto c'è dietro un bimbo con la sindrome di Down, dietro alla sua famiglia. Tutti dovremmo imparare qualcosa leggendo questo libro.
Mi piace molto la scrittrice svedese Camilla Läckberg. Ho letto tutti i suoi libri. Ad aprile è usicto il suo ultimo romanzo: La gabbia dorata. Non potevo lasciarmelo sfuggire.

Secondo me non è classificabile tra i suoi migliori. Se potete leggetevi i primi libri di questa autrice, decisamente meglio! Uno che mi è piaciuto molto è "Tempesta di neve e profumo di mandorle".
Mi sono trovata tra le mail una recensione di un libro che mi ispirava tanto: La segretaria di Renée Knight. La recensione era fantastica, e presa da un peirodo di insonnia l'ho letto in un paio di notti (in bianco!!)
Christine Butcher. È la tua segretaria, o personal assistant come si dice oggi. Ti fidi di lei. Da più di dieci anni accompagna le tue febbrili giornate in ufficio, controlla la tua agenda, e forse conosce anche te, la bella, famosa Mina Appleton, meglio di quanto tu stessa ti conosca. Caffè fino a mezzogiorno, tè nel pomeriggio, e dopo le sei nient'altro che whisky: la tua segretaria non sbaglia mai. Come faresti senza di lei? Christine è insostituibile: in questi anni, mentre prendevi in mano la guida del tuo impero di supermercati eliminando per sempre tuo padre, lei era lì. Qualche passo dietro di te, silenziosa come un topo, attenta a notare ogni cosa. Ogni segreto sussurrato, ogni informazione scambiata, ogni sguardo carico di significati. Tu le sei grata, davvero.
Eppure, ogni tanto, ti si affaccia nella mente un pensiero. Fin dove arriva la lealtà di Christine Butcher? Quale prezzo ha la sua dedizione? Fino a che punto ognuno dei tuoi sporchi segreti sarà al sicuro con lei?
Perché forse, senza volerlo, in tutti questi anni non hai capito chi è davvero la tua segretaria. Forse l'hai sottovalutata. E adesso… sei pronta ad affrontare Christine Butcher?
Le notti in bianco non sono mai buone. Questo libro mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Per anni sono stata segretaria di una persona. Come Christine sono stata più una "tuttofare indispensabile" che una "semplice" segretaria. Che cosa spinge le persone a fare quello che ha fatto lei? Avrei potuto essere al suo posto. Per un po' mi sono trovata nelle sue stesse condizioni, ma ho avuto la forza e la volontà di lasciare tutto, prima di farmi coinvolgere troppo.
Elena (cosa leggerei senza di lei??) mi ha consigliato anche un altro libro: Il mio cane del Klondike di Romana Petri.
Lei è una giovane insegnante alle prese con un lavoro precario, lui uno di quei cani portati a casa per compiacere un bambino subito dopo il rientro dalle vacanze e poi, l'anno successivo, buttato in strada con un collare d'acciaio che nel frattempo si è fatto un po' stretto. In una afosa giornata di settembre, una di quelle che aspettano una pioggia già in ritardo, i due si incontrano. Osac, il cane, è riverso a terra contro il marciapiede, più morto che vivo. Lei, la donna, sta per salire in macchina, ma quando lo nota, si ferma e decide di prenderlo con sé. Il loro incontro sembra scritto nel destino, ma Osac non è un cane come gli altri. Ingombrante, indisciplinato, scontroso e selvatico, è senza mezze misure e sembra arrivare direttamente dal selvaggio Klondike. Non è, tuttavia, un cane da slitta. È uno di quei cani indomabili che vivono sempre fuggiaschi, che sentono il «richiamo della foresta» e faticano a lasciarsi addomesticare. Il terrore dell'abbandono si è riversato nei suoi occhi, dandogli un'aria forsennata, infernale. Un animale primitivo che non riesce ad accettare interferenze nel rapporto esclusivo e assoluto che instaura con la sua salvatrice, amata in modo morboso, senza riserve. Fino a quando la notizia di una gravidanza inaspettata stravolgerà, nuovamente, la sua vita. Dopo aver dato voce alla figura del padre ne "Le serenate del Ciclone", Romana Petri torna a raccontarsi attraverso gli occhi di un altro «gigante» buono: il selvaggio Osac, un cane che, con la sua furia ribelle, sembra uscito da un libro di Jack London.
Non so dove Elena trovi dei romanzi così interessanti. Deve avere anche lei una buona rete di "spacciatori di libri"!!! Se avete o avete avuto un cane non potete non leggere questo libro. Osac diventerà, nonostante tutto, il vostro migliore amico. Vi sembrerà di averlo in casa con voi. Di vederlo ovunque e di sentirlo ululare nella notte. E, alla fine, sentirete davvero la sua mancanza.
Ora sto leggendo altri due libri: Chiamate la levatrice di Jennifer Worth per il nostro 32esimo GDL e poi Terre rare di Sandro Veronesi. Dovrebbe essere il seguito di Caos calmo, un libro che mi piacque molto, regalo di un caro amico.
Nessun commento:
Posta un commento
mi fa piacere sapere cosa ne pensi...