Fattoria dei Barbi… Cantine Aperte 2008
Non potevo non ricopiare pari pari... :)
Se
si soffre un pò l’auto, dobbiamo procedere lentamente.
Ci sono un pò di
tornanti ad attenderci, nella campagna toscana, ma la strada che parte
da Chianciano e porta a Montalcino è davvero degna di nota.
Dopo le
terme ed un numero considerevole di alberghi che suggeriscono un’idea
di relax e tranquillità, ci si immerge rapidamente in un’atmosfera
coinvolgente e romantica: sulla “Via del Vino Nobile di Montepulciano”,
contornati da vigneti ed uliveti, passando per il suggestivo borgo di
Pienza, ci avviciniamo sempre più a Montalcino.
Domenica 25 Maggio
2008, è il giorno di “Cantine Aperte”, e la tentazione di fermarsi in
tutte le suggestive cantine che aderiscono all’iniziativa è davvero
grande!
La vista di Montalcino è davvero suggestiva. Un panorama
intatto, selvaggio, dove le condizioni geografiche regalano una tra le
migliori espressioni del vitigno Sangiovese: il Brunello.La “Fattoria dei Barbi” è
vicina… è il momento di visitare le sue cantine e lasciarsi guidare
nella degustazione.
Il percorso è affascinante, tra botti di rovere di
Slavonia e preziose bottiglie, sapientemente disposte tra affreschi che
raccontano la storia della famiglia Colombini di Montalcino, e sembra
quasi di “vivere” tutti i passi precisi e meticolosi che trasformano il
Sangiovese nel tanto declamato Brunello. Ed ecco che, dal basso della
mia pallida esperienza, mi appresto a degustare i 3 vini proposti al
termine della passeggiata.
Morellino di Scansano D.O.C: uno dei due vini della
Fattoria che non viene prodotto esclusivamente con Sangiovese, ma anche
con Merlot, Ciliegiolo ed Alicante. Ha un colore rosso rubino, limpido
o quasi cristallino, ed abbastanza consistente, al naso rivela subito
finezza ed una certa intensità e complessità. Colpiscono subito le note
fruttate, che ricordano more mature e polpose, seguite da spezie
nostrane e l’inconfondibile aroma delle botti di rovere. Fine
all’olfatto, lo è forse ancora di piuù al gusto, dove la morbidezza ed
il calore compensano una fresca acidità ed una piacevole sapidità, non
eccessiva, e la sensazione provocata dai tannini, presenti in maniera
equilibrata per nulla fastidiosa, si fonde con una buona persistenza.
E’ un vino di corpo, abbastanza armonico ed equilibrato, che forse va
“aspettato” ancora per un pò…
Birbone Toscano I.G.T.: nasce dall’unione degli aromi
e delle peculiarità del Sangiovese e del Merlot. La sua cristallinità e
consistenza suscitano quasi allegria muovendo il bicchiere per
sprigionare al meglio i profumi. Presenta un piacevole colore rosso
rubino, e si lascia attraversare con armonia dalla luce, a tal punto
che potrebbe distogliere l’attenzione durante l’analisi dei profumi. E’
un vino fine, abbastanza complesso ed abbastanza intenso, dove sembrano
prevalere note di spezie, pepe nero, legno e frutta non eccessivamente
matura, come una mela rossa croccante. Può essere definito sicuramente
fine, abbastanza intenso al gusto, che forse è meno complesso rispetto
alle sfumature odorose, ma di certo di corpo e gradevolmente sapido.
Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2003: si presenta con
un colore rosso rubino ed una vivace limpidezza e consistenza.
L’intensità dei profumi colpisce immediatamente, con un bouquet
“classico” di frutti a bacca rossa e l’impronta del legno di rovere. Un
profumo fine, che fa pensare ad una pari finezza del gusto. E
quest’ultima è sicuramente confermata, in questo vino che appare in
giusta misura caldo e tannico, abbastanza sapido e morbido.
Piacevolmente persistente, è un vino abbastanza equilibrato, che forse
potrà dare davvero il meglio di sè tra qualche anno, aspettando i suoi
estimatori coricato nella giusta cantina.
Ma la fortuna è stata dalla
mia parte, durante questa piacevole visita, in quanto ho avuto
l’occasione di degustare, in “esclusiva”, uno dei pezzi forti della
Fattoria dei Barbi, il Brunello D.O.C.G. Vigna del Fiore, 2003.
La “Vigna del Fiore” è una delle vigne più antiche della zona di
Montalcino, coltivata fin dal sedicesimo secolo, e le sue condizioni
microclimatiche e di terroir regalano al Sangiovese caratteristiche
uniche. Alla vista, il Brunello Vigna del Fiore appare subito
consistente, limpido e dal colore rosso rubino. All’olfatto colpisce
immediatamente la sua intensità e la sua complessità: presenta un
bouquet davvero ampio, con note di frutta a bacca rossa matura, spezie,
un sentore di cuoio misto ad un delicato profumo di fiori. Sicuramente
fine, dà il meglio di sè al gusto. Regala una notevole armonia tra
tutte le sue componenti. Morbido, caldo e giustamente acido e
tannico, è sorprendentemente persistente, fine e maturo, in grado di
migliorarsi continuamente con un lungo invecchiamento.
Forse per un “novizio” come me, è stata una fortuna davvero grande
poter partecipare ad un evento come questo, che avrei piacevolmente
condiviso con “veri” sommelier, per poter capire fino in fondo le mille
sfaccettature di questi vini. Mi auguro di poterlo fare al piu’ presto.
Ad maiora.
Di Enrico Bruzzano
PS: ovviamente la foto è mia!!!!!
http://www.aisnapoli.it/2008/05/30/fattoria-dei-barbicantine-aperte-2008/#more-639
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