Letture di settembre 2024

Ritmo blando, questo mese porto a casa solo 3 libri 

1) Triste tigre di Neige Sinno 

2) Una festa in nero di Alice Basso 

3) L'amore assaje di Francesca Maria Benvenuto 



1) Triste tigre di Neige Sinno    3/5

Storia dolorosa, difficile da digerire, ma vera. Sinceramente mi aspettavo un libro diverso... Lo stupro "dal punto di vista" dello stupratore mi ha colpito molto, ma il libro mi è piaciuto poco. Alcune pagine scorrevoli e di facile lettura, altre abbastanza complesse, lunghe, pesanti e difficili da seguire. Ecco, non è un libro che consiglierei.




2) Una festa in nero di Alice Basso    3/5

Ho aspettato il quinto libro solo per vedere come andava a finire la storia. Interessante e coinvolgente per un po', poi la conclusione del libro, come si dice a Napoli "a tarallucci e vino". Frettolosa, tanto da rendere non credibili personaggi, che nel corso della serie, erano ben caratterizzati. Sembra quasi che all'autrice abbiamo messo fretta. Delusa, non tanto per come finisce la serie, che va beh... un po' me l'aspettavo, ma proprio dalla conclusione di quest'ultimo libro! 


3) L'amore assaje di Francesca Maria Benvenuto    4/5

Zeno, il protagonista, è un ragazzino che si trova nel carcere minorile di Nisida perché ha commesso un omicidio. Frequenta la scuola del carcere e, su consiglio della professoressa di italiano, inizia a mettere per iscritto tutti i suoi pensieri. Il risultato è il racconto di un ragazzino che pensa e scrive in napoletano, sforzandosi però di parlare in italiano. 
Racconta la sua vita difficile a Forcella, con un padre violento che picchiava la madre e i figli e che ora si trova in carcere, con la madre costretta a fare la prostituta pur di mantenere la famiglia e lui che fin da bimbetto "porta i soldi a casa" facendo rapine e spacciando droga.
E' tremendo pensare ad un ragazzino che fa questa vita violenta.
E' dolcissimo quando racconta del suo amore per Natalina, ed è anche un ragazzino consapevole dei suoi errori e della pena che deve scontare. Un romanzo che ho letto tutto d'un fiato. L'autrice, attraverso le parole di Zeno, trascina il lettore nella vita di un ragazzino che è dovuto crescere troppo in fretta. Finale a sorpresa che un po' avevo intuito, ma che fa riflettere molto sulla vitae sulla speranza di cambiamento.

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