Trasformazione


"Quando muore una persona che abbiamo amato e che per noi è stata importante è come se ci trovassimo all’entrata di una caverna. Il giorno della sua morte facciamo il nostro ingresso nella caverna, consapevoli che non ne usciremo dalla stessa apertura attraverso cui siamo entrati, visto che non esisterà più la vita come la conoscevamo prima. L’esistenza che vivremo a partire dalla perdita non sarà mai più la stessa di quando la persona amata era viva. 

Per uscire dalla caverna del lutto dovremo scavarci da soli il passaggio. Ecco perché diciamo che dobbiamo metterci all’opera per costruire una nuova vita. Scavare l’uscita dalla caverna del lutto richiede azione, forza, impegno. E le persone in lutto avvertono una stanchezza profonda, sia fisica che esistenziale. Non è possibile chiedere a qualcuno di entrare nella caverna con noi per darci una mano nell’opera di scavo. La ricostruzione della nostra vita, ovvero un nuovo incontro con il suo significato a partire dalla perdita di qualcuno di molto importante, si realizza grazie al lutto. 

Essenzialmente, il lutto è un processo di profonda trasformazione." 

A.C. Quintana Arantes, "La morte è un giorno che vale la pena di vivere"

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