Il Tempo che vorrei - Fabio Volo
"Il volo da noi è un'abitudine"
Così ha scritto sulla prima pagina la persona che me l'ha regalato per il mio compleanno.
Un sottile doppio senso che in pochi riescono a capire, ma che io ho apprezzato molto.
Un sottile doppio senso che in pochi riescono a capire, ma che io ho apprezzato molto.
Ho letto tutti i libri di Fabio Volo. E li ho adorati tutti.
E questo non poteva essere da meno.
I libri, come la musica e il cinema devono "emozionare".
Devono trascinarti nella storia.
E questo non poteva essere da meno.
I libri, come la musica e il cinema devono "emozionare".
Devono trascinarti nella storia.
Ed è questo che ho trovato. Sembra di vivere con Lorenzo. Di soffrire le sue stesse pene.
Sembra quasi di "girare nudo per casa" con lui.
Sembra quasi di "girare nudo per casa" con lui.
Mi sono emozionata tantissimo quando Lorenzo recuperato il rapporto con il padre gli fa compagnia in ospedale in attesa di un esito incerto. Mi sembrava quasi di aspettare con loro in quella corsi adi ospedale...
Un padre che per la prima volta riesce ad aprirsi con il figlio. Riesce "a vivere" il figlio.
Un padre che per la prima volta riesce ad aprirsi con il figlio. Riesce "a vivere" il figlio.
Due storie legate entrambe dallo stesso sentimento: quello di recuperare un rapporto.
Con il padre che ha sempre vissuto per il lavoro senza dedicarsi troppo alla famiglia e con la compagna che se n'è andata perchè stanca del suo non saper dimostrare l'amore che prova. L'alternarsi dei capitoli e delle due storie rende veloce la lettura. Fino alla scena finale.
Secondo me non poteva avere finale diverso la storia fra Lorenzo e Federica.
Fabio Volo... un'abitudine che non si riesce a lasciare.
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