La quadrilogia de "L'amica geniale" di Elena Ferrante
Mi sono lasciata tentare dal fatto che tutti ne parlavano più che bene.
Mi sono lasciata tentare dal fatto che non si sa ancora oggi, dopo tanto successo, chi è veramente Elena Ferrante.
Fatto sta che anche io ho letto tutta la famosa quadrilogia dell'"Amica Geniale":
- L'amica geniale
- Storia del nuovo cognome
- Storia di chi fugge e di chi resta
- Storia della bambina perduta.
I primi tre li ho letto la scorsa estate. Uno di seguito all'altro, presa completamente dalla storia. Poi mi sono fermata perchè il terzo mi ha delusa non poco, per cui il quarto l'ho letto solo ora.
Chi è Elena Ferrante? Nessuno sa chi sia e se quello è il suo vero nome. Tra le ipotesi fatte sulla sua vera identità ci sono quelle di Anita Raja, traduttrice e saggista partenopea, moglie di Domenico Starnone, di Starnone stesso, di Goffredo Fofi, e dei suoi editori Sandro e Sandra Ferri.
Nemmeno la candidatura al premio Strega ha dato luce alla sua vera identità.
I quattro romanzi hanno come protagoniste Elena detta anche Lenù, e Lina, anche detta Lila. Sono compagne di scuola, amiche e spesso in competizione tra loro.
Elena è la voce narrante. Racconta la loro amicizia e la loro vita durante gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, dalla prospettiva del "rione" quartiere popolare di Napoli, da cui una è fuggita e in cui l’altra è rimasta.
Nel primo romanzo è raccontata la loro infanzia: due bimbe totalmente diverse tra loro.
Una, Lina, è prepotente e dominante; l'altra, Elena, dolce, delicata.
Una, Elena, è tenace, affidabile intelligente e studiosa. L'altra, Lina, ha un'intelligente viva che però non sfrutta studiando sui libri, ma combinando guai.
Nel secondo romanzo le due amiche sono cresciute. Sono due adolescenti. E' la stagione dei primi amori, del matrimonio di Lina e di un'indimenticabile vacanza ad Ischia. E' in questo periodo che il divario fra le due ragazze si fa sempre più grande.
Nel terzo Elena e Lila sono donne. Hanno una famiglia, dei figli. Ci sono separazioni, dolori e morte.
E infine nel quarto romanzo Elena racconta la loro maturità. Sono donne anziane con un vissuto che ha modificato per sempre la loro amicizia.
Il primo romanzo mi è piaciuto molto. Gli avvenimenti ti "costringono" ad andare avanti. Non puoi fermarti. Ed è per questo motivo che ho cominciato il secondo. Non potevo non sapere come proseguiva il racconto di Elena. Ma non mi ha entusiasmata come il primo. Delusa dal terzo, che ho trovato cupo e triste, ho aspettato a leggere l'ultimo.
Peccato. Perchè mi è piaciuto forse più di tutti. La Storia degli anni '70 e '80 dell'Italia irrompe prepotentemente nel romanzo: la contestazione studentesca, il movimento femminista, gli scontri politici, ma anche il terribile terremoto del novembre 1980 (che ricordo anche io benissimo!!!) influenzano e condizionano la vita di Elena e Lila.
Sarà sicuramente una questione di gusto. Io preferisco romanzi così "storici".
Anche se moooolto lunga, quasi 1650 pagine, è una quadrilogia che va letta. La consiglio davvero.
Magari non di seguito, ma scegliendo qualcosa di leggere fra l'uno e l'altro.
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