Letture di marzo

 

Le letture di marzo sono state queste:

1. Ciatuzzu di Catena Fiorello 4/5

Quanto dolore in questo libro. All'inizio ho fatto fatica a leggere il dolore di Ciatuzzu, il piccolo protagonista della storia, che perde la mamma. Ho sofferto con lui, rivivendo il mio dolore.
E' una lettura che lascia il segno. E che fa pensare tanto, soprattutto quando il piccolo è costretto a trasferirsi in Belgio, a Charlesroi, dove il padre lavora come minatore. Che vita che facevano i nostri emigranti. Dovrebbe essere d'insegnamento..

2. La Costanza è un'eccezione di Alessia Gazzola 3/5

Terzo ed ultimo libro della trilogia della Gazzola dedicato a Costanza Macallè. 
Ho letto tutta la trilogia con un'amica. Con i nostri tempi. Confesso che questo è quello che mi è piaciuto di meno. Quello che in questa serie mi è piaciuto molto, al di là della "storia d'amore" tra Costanza e Marco, è stata la dovizia di particolari nel descrivere il lavoro di paleontologa di Costanza. E' una materia che mi ha sempre affascinato

3. Una stella senza luce di Alice Basso. 3/5

Anche questo è il terzo ed ultimo libro della trilogia che Alice Basso ha scritto con protagonista Anita Bo. E' davvero un caso che io abbia letto queste due trilogie quasi contemporaneamente. 
Onestamente mi aspettavo di più. Certo ormai sono affezionata ai personaggi, ma come in tutte le serie credo si perda tempo a ripresentare personaggi e relazioni, a scapito della storia in sé che poteva essere molto carina.


4. Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa. 5/5

Un libro bellissimo, che, in punta di piedi, ti entra nell'anima. L'autore riesce a farci innamorare, fin dalle prime parole, del pur problematico protagonista, Takkun, della sua raffinata e giovanissima moglie, Mio, e soprattutto dell'adorabile piccolo Yuji. Un consiglio: leggetelo tutto d'un fiato, perché è un libro a cui va dato modo di lasciarvi ipnotizzare. E leggetelo nel silenzio: vi sembrerà, a un certo punto, di sentire la pioggia battere sui vetri.

5. L'ossessione di Wulf Dorn. 5/5

Dopo aver letto "La psichiatra" un po' mi aspettavo un altro libro per sapere che fine avessero fatto Mark ed Ellen. Ed eccolo qui! Finalmente.
Io letteralmente adoro Dorn. La sua scrittura, il suo genio, le sue trame... 
Inizialmente questo libro sembra andare un po' lento ma ben presto il ritmo diventa concitato ed incalzante, suggestivo, a tratti spiazzante e non mancano i colpi di scena. Leggetelo solo dopo aver letto "La Psichiatra" altrimenti potreste perdervi molto!

6. Assassinio a Villa Borghese di Walter Veltroni. 3,5/5

Ho scoperto per caso il commissario Giovanni Buonvino, personaggio nato dalla fantasia di Walter Veltroni. Dopo Durf, non mi aspettavo chissà che ... è un giallo-noir leggero che si legge in poco tempo.
I personaggi sono "caratteristici" a tratti un po' inverosimili e ridicoli.
La trama è in alcuni punti "splatter" con un bel colpo di scena finale.
Veltroni ha una scrittura bella e pulita, ci si sente a Roma leggendo questo libro.
Ho visto che con Buonvino ha scritto altri due libri. Li leggerò sicuramente 

7. La vita intima di Niccolò Ammaniti. 3,75/5

Se vi aspettate il grande Ammaniti, cambiate libro. Se avete grandi aspettative, tipo "Ti prendo e ti porto via", non lo cominciate nemmeno.
In ogni caso Ammaniti è sempre Ammaniti: una scrittura piacevole, ironica e scorrevole. La trama in alcuni punti  è davvero intrigante e ho fatto fatica a lasciarlo, in altro invece ho fatto fatica ad andare avanti. Finale scontatissimo che non mi è piaciuto affatto. 
La vita della protagonista è il simbolo di una rinascita attraverso la purificazione del dolore. Forse questa è davvero l'unica cosa bella del libro


 


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