Dopo aver terminato il cuore Edelweiss di Renato Parolin ho sbirciato tra i suoi meravigliosi disegni e mi sono innamorata di un altro suo schema: il Bosco di Bengtsson . E' enormissimo: 101x540 punti. Dopo aver deciso di lasciare il Presepe di Diane Arthurs tutto l'anno appeso nell'ingresso, ho pensato che sarebbe stato carino mettere dall'alto lato della stanza un altro ricamo che si sviluppasse in orizzontale. E così ho preparato la tela prendendo bene la misura e con l'aiuto del maritino abbiamo deciso il colore. Anche questo è monocromatico come il Presepe e siccome rappresenta un "bosco" abbiamo scelto un verde, non troppo chiaro, non troppo scuro! Ho iniziato l'altro pomeriggio. Piano piano, sul tavolo del soggiorno con una bella lampada a farmi luce, visto che sul divano, a causa dei miei problemi di schiena, non posso più starci. Ecco i primi risultati. Spero di riuscire a finirlo presto. Se non conoscete Renato Parolin ...
Eccolo qui... puntuale come ogni anno... ritorna... Con gli anni avrei dovuto sviluppare una leggera amnesia protettiva. Nascondere nell’ultimo cassetto i ricordi più tristi. Allontanarli da me. Non dovrei permettere al ricordo di un dolore di essere ancora doloroso. Cerco di esercitare il mio controllo, ma non riesco ad arginare le malinconie e le paure che mi assalgono. Nascondo le cicatrici, per non permettergli di tornare a sanguinare. Cercare di dimenticare il passato non mi aiuta, inevitabilmente continuo a scivolarci dentro. E’ ancora dentro di me. Angoscia. Era mio quel corpo rannicchiato Era mio quel vuoto immenso, l’unico che riuscisse a riempirmi. Ero io che continuavo a scivolare. Ero io quella che chiedeva disperatamente aiuto. Ero io quell’ombra che ha rischiato di perdersi nel buio della notte. Ma ora sono io quella che è tornata a camminare. E' mio quel sorriso. E' mia quella voglia di andare avanti... e continuare a vivere e superare il dolore che m...
:o)
RispondiEliminaCi sono anche io nel gruppo. Coraggio!
RispondiEliminaMI AGGREGO.. E SOFFRO GULP
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