Letture di giugno

letture di giugno

Queste sono le letture di giugno. Pensavo di leggere di meno. Sono stata a lungo ferma su Kawamura, ma poi ho ripreso lo slancio!
Accanto ai titoli il mio voto. E voi che cosa avete letto questo mese?

1) Sorelle - Una storia di Sara di Maurizio de Giovanni 3/5
Leggere De Giovanni è una "devozione".
Anche se questo libro mi ha un po' deluso. Un po' tirata la storia di Teresa. Una lunga corsa senza nemmeno tanta suspense per la sua liberazione. Bellissimo però il legame che viene descritto tra Bionda e Mora. Amiche per caso, sorelle per scelta!


2) La scomparsa delle farfalle di Fabio Geda 4/5

Di Geda ho già letto "Nel mare ci sono i coccodrilli" e mi era piaciuto davvero tanto. Per questo quando ho visto la copertina di quest'ultimo sono andata a colpo sicuro.
In questa storia Geda racconta di quattro amici Andrea, Valerio, Cora e Anna e della loro adolescenza,  periodo particolare ed unico per ognuno. Da mamma di preadolescente l'ho anche letto con interesse per cercare di capire le dinamiche dei rapporti fra coetanei, il loro modo di vivere la scuola, i primi amori. L’amicizia è sicuramente al centro della storia, ma anche la crescita, il cambiamento e la ricerca di sé. Forse un po' "frettoloso" il finale. Mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa in più, ma nell'insieme un bel libro. Consigliato ai ragazzi, e anche ai loro genitori 


3) Non dimenticare i fiori di Genki Kawamura 5/5
Romanzo molto intenso e doloroso. Il tema principale è il rapporto madre-figlio: il protagonista Izumi sta per diventare padre per la prima volta. Proprio in questo periodo, la madre Yuriko inizia a mostrare i primi sintomi dell’Alzheimer.
Da un lato la malattia della madre la porta a dimenticare le cose, i nomi, persino i volti delle persone a lei care, dall’altro Izumi arriva pian piano alla consapevolezza di quanto sino ad allora non sia mai stato vicino a sua madre come credeva. Ed è per questo che cerca, ora, di rimediare.
Kawamura crea in queste pagine una storia che parla di umanità e di affetto, con una scrittura delicata che riesce a non appesantire nonostante il tema così importante.


4) Il libro delle sorelle di Amélie Nothomb 5/5
Letto in un batter d'occhio. Bello, ironico e tagliente come solo la Nothomb sa essere.
Romanzo inteso, disturbante. E' una una profonda analisi dell’amore disfunzionale dei genitori prima, fraterno, delle sorelle poi. Mi ha lasciato addosso una sensazione un po' strana, che non saprei definire.


5) ELP di Antonio Manzini 4/5
Schiavone è sempre Schiavone, non c'è che dire. E Manzini è sempre Manzini. Però questa trama l'ho trovata a tratti noiosa. Due storie parallele, due casi da risolvere: un gruppo di attivisti per l'ambiente da una parte, dall'altra una violenza domestica. Noiosa e inutilmente "lunga" la storia di D'Intino e Pupa.
Il vicequestore appare sempre più solo, senza una famiglia, si rianima solamente in vista delle indagini. Fondamentale per lui sarà il supporto dei suoi amici di sempre, Brizio e Furio che a modo loro parteciperanno ad un caso e regaleranno momenti divertenti.
Però... io voglio sapé che fine ha fatto Sebastiano!!!! 


6) Un posto buono in cui fermarsi di Matteo Bussola 3,75/5
Ho preso questo libro subito, appena uscito. Se nell'ultimo libro “Il rosmarino non capisce l’inverno” il centro è la resistenza delle donne, in questo protagonisti sono gli uomini: la loro fragilità e il loro essere "maschi" in maniera tossica. Anche l'uomo può cadere può avere emozioni forti, soffrire, piangere e disperarsi, e non pe questo “meno uomo”, meno meritevole d’amore.
Consigliato ad uomini e donne, senza differenza, per aiutare a capire e capirsi!


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