Tanabata, la festa giapponese dei desideri

Come ogni giorno la Principessa Orihime, la Stella Vega, stava tessendo uno splendido abito per gli Dei del Firmamento.
Quel giorno era molto triste perché si rese conto di non aver mai avuto il tempo di innamorarsi.
Suo padre, il Dio dei Cieli, triste per lei, decise di organizzare una unione con il pastore Kengyu, la Stella Altair. Il loro matrimonio fu dolce e felice fin dall'inizio e da allora le giornate per Orihime divennero sempre più felici.

Un giorno però il padre si accorse che la figlia trascurava i suoi doveri, così si arrabbiò e decise di separare la coppia facendo scorrere tra di loro il Fiume della Via Lattea. Soltanto una notte all'anno permise loro di incontrarsi: il settimo giorno del settimo ovvero il giorno di Tanabata

In questo giorno si dice che i due sposi riescano ad attraversare il fiume della Via Lattea che li divide per potersi incontrare e rinnovare il loro eterno amore. 

Da questo racconto nasce la tradizione giapponese di esprimere desideri o promettere qualcosa che possa aiutare noi e gli altri a diventare persone migliori e creare un mondo più bello! 

L’usanza vuole che questi desideri vengano affidati a dei bambù decorati per l’occasione perché considerati forti e determinati messaggeri degli Dei che si innalzano perennemente verso il cielo sostenendosi tra loro.

Con questo spirito sono andata alla festa che si è tenuta il 2 luglio qui a Firenze. Ho appeso anche io il mio desiderio al ramoscello di bambù.



   











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